diario 002 – l’inutilità di ogni cosa e di ogni esistenza

In caso ne fossi all’oscuro diario, tutto quello che si dice in giro di me è vero. Okay, non tutto – le storie riguardo me e J. Balvin sono per la pubblicità. Non sopportava il fatto che il mio blog avesse più successo che il suo nuovo singolo…

Communque, *caliente* dive di reggaeton a parte, sono siccura, caro diario, che tu sia disperato di conoscere quello che sta succedendo, perciò ho pensato di aggiornarti. Sono ora una nuova donna, più controllata e con i piedi per terra perché… sono diventata… una nichilista.

Si, diario, è vero.

Ho finalmente visto la luce e ho trovato il senso della vita. Insomma, non ce n’è. So cosa stai pensando diario, questa tipa è matta. Come può qualcuno con capelli cosí favolosi, uno stile impeccabile e pelle così chiara essere una nichilista?!? Senti, so che sono un mucchio di informazioni difficili da digerire, ma questa é la fredda veritá, quindi attieniti al programma. La vita è senza senso. Ora vedo la luce e capisco l’inutilità di ogni cosa e di ogni esistenza. Per esempio, la scorsa settimana la nostra prof di italiano ci ha dato dei compiti: dovevamo scrivere un saggio sulle opere teatrali di Shakespeare, King Lear. Che palle ! Che fatica la mia vita ! Non è certo colpa mia se Shakespeare aveva un complesso di superiorità e penseva che tutti gli altri dovevano soffrire per la sua ‘espressione artistica’. Comunque, a me sembra che lui, amico mio, non sepeva che alla fine dei conti, siamo solo molecole che fluttuano in giro, in schemi casuali e privi di significato. ‘I see it feelingly’… blah, blah, blah. Datti una calmata, per favore. Decisi di dirle la mia : questi compiti erano un conflitto d’ interessi, e la mia prof doveva essere pazza a pensare che potrei compremettere le mie profonde credenze spirituali ! Quindi, questo è il motivo della mia astensione al lavoro scolastico. Anche i nichilisti hanno i loro diritti. Il mio consiglio : non avere una finta relazione con un personaggio famoso (a meno che accettino di fare i vostri compiti per voi).